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giovedì 30 luglio 2015

energia solare - grecia news

Il solare: la chiave per la ripresa economica della Grecia


Una delle sfide finanziare della Grecia è quella di fronteggiare la dipendenza dai combustibili fossili per la maggior parte importati. La produzione attualmente alimentata dal petrolio grava sui cittadini ellenici per 800 milioni di euro l'anno solo da un punto di vista dei finanziamenti statali, e non esiste un piano per diminuire graduatamente la situazione.
Il solare potrebbe contribuire ad alleviare questi pesi economici. Secondo Energypedia circa il 61% del fabbisogno energetico della Grecia è soddisfatto attraverso le importazioni e il restante è proveniente da fonti energetiche nazionali tra cui il carbone e fonti pulite con preponderanza del primo.
La Grecia vanta  importanti risorse solari, ha un livello di irraggiamento medio globale orizzontale di 1500 kWh/m2.
Solarizzare la Grecia sarebbe un ottima scelta da parte del Governo greco in grossa difficoltà di questi tempi per poi reindirizzare i fondi dove servono maggiormente come pensioni e welfare.

mercoledì 29 luglio 2015

La Germania infrange un nuovo record di energia rinnovabile.

La Germania infrange un nuovo record di energia rinnovabile.


La transizione da carbone-petrolio a fonti rinnovvabili è riuscita a tagliare un nuovo traguardo il 25 luglio quando, le energie pulite al servizio della produzione di energia elettrica si sono attestate al 78% del fabbisogno giornaliero.

Una spiegazione di questo nuovo record, potrebbe essere il clima che ha portato ad una stagione piena di venti, una manna per le numerose turbine eoliche tedesche considerando che gli investimenti da parte di questa nazione sono rimasti più o meno gli stessi.

Tutto questo è molto importante perchè ci fa constatare che il solare, l'eolico e biomasse possono tenere in piedi una nazione industrializzata europea almeno per quanto riguarda l'energia elettrica.

Per fare un esmepio e valutare le proporzioni, gli Usa utilizzano solo 10% da fonti rinnovabili.
E l'Italia? Secondo alcune fonti sul web ci attestiamo attorno al 40%, non male, questo sicuramente dovuto ai numerosi impianti idroelettrici.

martedì 28 luglio 2015

I biocarburanti come soluzione alternativa per le compagnie aeree

I biocarburanti come soluzione alternativa per le compagnie aeree

Qualche tempo fa abbiamo sentito parlare di linee aeree che avevano cominciato ad usare biocarburante in combinazione con il petrolio, come è la situazione ora?
Questa estate la United Airlines inzierà a volare da Los Angeles a San Francisco sfruttando solo al 70% il carburante normalmente utilizzato e integrando con oli alternativi e rifiuti agricoli.
Questa linea aerea oramai sta anche investendo in questo settore, infatti ha annunciato poco tempo fa spese di 30 milioni di dollari all'interno della Fulcrum Bioenergy, azienda che si occupa di biocarburanti provenienti da rifiuti urbani.
La  fulcrum ha inziato la costruzione del suo primo stabilimento a Reno in Nevada con l'obiettivo di raggiungere la produzione di biocarburante che poi sarà venduto per 1$ a gallone una volta che tutto il sistema  sia a regime. 
Di parte sua la linea aerea avrà benefici sui costi poichè sarà meno esposta ai prezzi fluttuanti del petrolio ed in più produrrà meno gas serra ed acquistare crediti per il programma cap-and-trade.

Negli ultimi 40 anni diverse compagnie aeree hanno volato con una combinazione di combustibili fossili e biocarburanti. Addirittura l'anno scorso la marina statunitense ha annunciato che si stanno costruendo delle bioraffinerie dedicate pe l'utilizzo di biocarburante nei motori a getto marini al fine di sostituire i derivati del petrolio.

Comunque sono ancora lontani i tempi in cui un aereo potrà volare totalmente grazie ai biocarburanti. purtroppo ciò che garantisce l'energia necessaria al volo sono in larga misura i derivati del petrolio avendo un alto potere calorifico.

lunedì 27 luglio 2015

Il muro che trasforma l'anidride carbonica in carburante utilizzabile

Il muro che trasforma l'anidride carbonica in carburante utilizzabile


Questo gigantesco muro è davvero particolare, risucchia andride carbonica e la rende facilmente fruibile per la produzione di carburanti e per uso industriale.
Creato da una società canadese la Carbon Engeneering  . Come si può vedere dal video  reperito dal sito, l'aria fluisce attraverso una fila di ventilatori, essi attraverso tubazioni, casse e reattori fanno in modo di convogliare l'aria verso una soluzione atta a catturare il carbonio come in figura sotto.
Dopo aver ottenuto la soluzione questa verrà utilizzata per la creazione di carburanti, mentre la stessa sarà rigenerata all'interno del circuito chiuso, figura sotto.
Infine nell'ultima immagine sottostante , può ben intendersi che, la CO2 separata tramite soluzione e trattata attraverso H2 va a produrre carburante ed  energia che può essere spesa e che a sua volta creerà CO2 da poter essere immessa nuovamente nel circuito.


Sappiamo quanto i canadesi ci tengano all'ambiente ma questo metodo potrebbe comportare problemi a rigor di logica, considerano il fatto semplice che la CO2 serve a piante ed alberi per la resiprazione, ad esempio, e ciò potebbe comportare complicazioni per quanto riguarda la flora nelle vicinanze di suddetti impianti.
L'idea è di imitare la natura, ma comunque bisogna fare i conti con gli squilibri che si potrebbero creare se tuttto ciò fosse utilizzato in grande scala. 
In basso il video completo in inglese: